Giulio Fenyves   |  Arco Associati

Attraverso l'interpretazione dei caratteri di luogo pubblico e in particolare di edificio municipale, la proposta progettuale si delinea intorno ai temi della riconoscibilità morfologica, della emergenza tipologica, della rappresentanza pubblica e dell'identità collettiva.

Abbiamo pensato ad un edificio che avesse i caratteri della permeabilità visiva, della attraversabilità pedonale e della flessibilità funzionale: non quindi un blocco chiuso e autoreferenziale ma un vero e proprio sistema architettonico aperto e fortemente integrato e correlato al contesto, capace di moltiplicatore le prospettive e relazioni spaziali sia alla scala dell’immediato locale sia alla scale del paesaggio.

L’edificio è tutto circumnavigabile pedonalmente e lungo il suo perimetro si incontrano sedute continue, passaggi coperti, ingressi principali e secondari, ingressi generali e dedicati.

L’ingresso principale è sulla nuova piazza del Comune; permette l’accesso ad un atrio centrale a doppia altezza e da qui ai vari ambienti interni; ma dallo stesso atrio si ha il passaggio alla corte interna e viceversa; sulla stessa corte si affaccia la sala consiliare, vero e proprio auditorium, capace di autonomia distributiva e impiantistica e quindi utilizzabile per diversificate manifestazioni e funzioni (oltre alle assemblee consiliari anche feste, matrimoni, incontri).

Mezzi di servizio possono utilizzare un’autorimessa al piano interrato collegata tramite rampa che si affaccia al bordo della piazza lungo la via Don Milani.

Un ascensore ed una scala esterni permettono di accedere autonomamente anche agli ambienti soprastanti la sala consiliare a doppia altezza. Ampie logge e terrazze, spazi fruibili e di mediazione tra esterno e interno, caratterizzano la volumetria complessiva che attraverso dilatazioni, scarti e aperture intende possedere un carattere di forte porosità, tettonica e metaforica.